Gli integratori idrosalini energetici, che spesso sono chiamati erroneamente ‘sali’ dagli atleti, sono quelle bevande che si trovano normalmente in tutti i ristori durante le gare e apportano oltre che acqua e sali minerali, anche carboidrati.

La maggior parte degli sport drink, infatti, sono ottimizzati al fine di avere una duplice funzione e reintegrare non solo liquidi e sali, ma anche substrati energetici utili a sostenere lo sforzo muscolare.

E’ importante imparare a conoscere questo tipo di integratori e prendere in considerazione alcuni aspetti importanti onde evitare fastidiosi disturbi che possono incidere sulla prestazione in gara.

Caratteristica chiave e’ l’osmolarità, che descrive la concentrazione, cioè il numero di particelle per litro di soluzione ed è fondamentale, poiche’ da essa dipende la nostra tolleranza nei confronti di un integratore di questo tipo. Il valore di osmolarità della bevanda meglio tollerata è quello che più si avvicina al valore della concentrazione del nostro plasma (280mOsm/L); una miscela iper-osmolare (con un valore più elevato) ritarda notevolmente i tempi di svuotamento gastrico e può, quindi, provocare nausea e vomito e problemi gastrointestinali in generale. Oltre ciò, poiché limita anche l’assorbimento dell’acqua, ha un effetto controproducente ai fini dell’idratazione corporea.

Tutti gli integratori idrosalini energetici in commercio, la cui composizione è ovviamente regolata da normative europee, sono formulati tenendo conto di questi aspetti; il vero problema è l’utilizzo errato da parte degli atleti. Tante volte ho visto sciogliere in un litro d’acqua una quantità doppia rispetto a quella consigliata in etichetta, senza pensare alle conseguenze che questo potesse avere a livello gastrointestinale. Raddoppiare la concentrazione significa semplicemente rallentare l’assorbimento, sia di particelle, sia di liquidi, e aumentare la probabilità di incorrere in fastidiosi disturbi e disidratazione.

Per quel che riguarda gli zuccheri, va considerato che siamo in grado di assorbire circa 60g di glucosio all’ora, e questa capacità può essere molto limitata durante una intensa attività fisica. Per questo motivo, soprattutto nelle gare di lunga distanza è meglio scegliere integratori che contengano miscele di zuccheri, come glucosio, fruttosio e maltodestrine, che sono assimilate più facilmente a livello intestinale.

Il consiglio è di bere a intervalli regolari di circa 15-20 minuti, anticipando la sete, e di imparare a bere già durante gli allenamenti per ottimizzare l’assorbimento dei liquidi e delle sostanze disciolte in essi e prevenire disidratazione e affaticamento.

Lo sport drink ideale sicuramente non esiste, anche perché dovrebbe assomigliare molto al nostro sudore; l’importante e’ imparare a utilizzare questi integratori e leggere ingredienti e istruzioni, per prevenire fastidiosi inconvenienti e migliorare la nostra performance in gara.

 

 

Francesca Deriu

Francesca Deriu

Specializzata in Scienza dell’Alimentazione