Leggi sempre gli ingredienti e stai attento che i prodotti che scegli siano privi di l’olio di palma: si, perche’ormai lo sanno tutti che e’peggio di un veleno!

Ma l’olio di palma fa davvero cosi’ male? E se si: perche’?

L’olio di palma viene ricavato dai frutti della palma, snocciolati, cotti e pressati. Certo, non e’ la spremitura a freddo dell’olio extravergine di oliva, ma non voglio certo fare un paragone tra l’olio di palma e il protagonista assoluto della dieta mediterranea.

In realta’ vorrei paragonarlo al burro: solido a temperatura ambiente, nelle preparazioni industriali viene filtrato per eliminare il betacarotene di cui e’ ricco, fino ad assumere il colore bianco latte proprio del burro. Secondo i dati INRAN, l’olio di palma contiene il 49,3% di grassi saturi, mentre il burro ne contiene circa il 51,3%. Allora si, lo possiamo paragonare al burro, e anche al burro di cacao che e’ un altro grasso vegetale e ne contiene circa il 60%.

Lo si trova spesso nelle preparazioni industriali, perche’e’molto economico (soprattutto rispetto al burro) ed essendo semisolido si presta alle preparazioni dolciarie (biscotti ecc..).

Veniamo al sodo: l’ olio di palma fa male o no?

Sono tanti gli studi che dimostrano che un eccesso di grassi saturi nella dieta aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, e, oltre cio’, nonostante ci siano grassi piu’o meno buoni, in generale un eccesso di grassi nella dieta favorisce l’obesita’ e le patologie ad essa correlate.

Le linee guida per una sana alimentazione indicano chiaramente di mantenere sotto controllo i grassi totali nella dieta (28-30% delle calorie totali), ed in particolare i grassi saturi non dovrebbero superare il 6-7%. I grassi monoinsaturi (quelli dell’olio di oliva per intenderci) devono essere i piu’ rappresentati nella nostra dieta (circa il 10-15%).

Sembra paradossale, ma l’olio di palma, essendo ricco di molecole precursori della vitamina E (potente antiossidante) e’stato oggetto di studi per i suoi effetti anticancro. Non solo, ma essendo ricco di betacarotene viene utilizzato come integratore alimentare nei paesi in via di sviluppo per combattere le carenze di vitamina A, soprattutto nei bambini e nelle donne in gravidanza.

Fin qui tutto chiaro: l’ olio di palma contiene grassi saturi e quindi un consumo eccessivo non fa certo bene, al pari del burro, di un consumo eccessivo di prodotti di origine animale come i formaggi, gli affettati, la carne o le uova.  Oltre questo potrebbe avere degli effetti benefici, sebbene non ancora dimostrati, e in alcuni casi puo’ essere utilizzato per combattere carenze nutrizionali.

Il vero problema e’ di natura sociale e ambientale creato dalla richiesta di olio di palma da parte del mercato del biocarburante. La deforestazione nei paesi in cui la pianta cresce bene crea un grave danno per la biodiversita’ e le campagne ambientaliste puntano al presunto danno per la salute (pari al danno creato dal burro) per mettere in crisi la produzione.

Ambientalisti, salutisti, vegetariani, vegani o onnivori che siamo, cerchiamo di informarci, di usare il buon senso, la moderazione e facciamo la spesa serenamente. Un eccesso di olio di palma, spesso presente nei prodotti da forno di origine industriale, non fa di certo bene, ma forse e’proprio l’ eccesso di prodotti da forno di origine industriale che non fa bene.

Francesca Deriu

Francesca Deriu

Specializzata in Scienza dell’Alimentazione