I bambini italiani sono essenzialmente pigri, preferiscono il tablet e il pc rispetto alle attività all’aria aperta e seguono cattive abitudini alimentari. La maggior parte dei genitori ha una visione distorta delle problematiche alimentari e del peso dei propri figli, e non nota gli eccessi o le sregolatezze nel consumo di cibo. Insomma, sembra proprio che l’Italia i destinata a ingrassare e i dati che emergono dalla sorveglianza sono preoccupanti.

L’8% dei bambini salta la prima colazione, il 31% la fa, ma assume grandi quantità di grassi e zuccheri semplici, mentre il 25% dei bambini non gradisce la frutta e la verdura. Come se non bastasse, il 41%  dei genitori intervistati dichiara che i propri figli consumano abitualmente bevande zuccherate e gassate o merendine con il loro permesso.

Aspettate un attimo: non sarà mica tutta colpa dei bambini?

Se un bambino ha abitudini alimentari scorrette, passa diverse ore davanti alla TV o ai videogiochi, non è tutta farina del suo sacco.

Le cattive abitudini, e così anche le buone, si imparano a casa; offrire della frutta fresca di stagione ai propri figli anziché uno snack confezionato per merenda, o insegnar loro ad apprezzare tutti i colori della verdura, cruda o cotta che sia, equivale a insegnar loro delle buone e sane abitudini alimentari e di vita e ad aiutarli a rafforzare il proprio sistema immunitario.

Sono convinta che l’educazione alimentare sia uno strumento di prevenzione fondamentale nella prevenzione dell’obesità e delle malattie cronico degenerative ad essa correlate, ma forse farla ai bambini nelle scuole non è abbastanza.

Forse la si dovrebbe fare prima sui genitori……

Francesca Deriu

Francesca Deriu

Specializzata in Scienza dell’Alimentazione